Enrico Mattei - Wikipedia. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La neutralit. Durante la seconda guerra mondiale prese parte alla Resistenza, divenendone una figura di primo piano e rappresentandone la componente . Nel 1. 94. 5 fu nominato commissario liquidatore dell'Agip. Disattendendo il mandato, egli ne fece, invece, una multinazionale del petrolio (dal 1. ENI), protagonista del miracolo economico postbellico. Mattei fece dell'ENI anche un centro d'influenza politica, attraverso la propriet. Sempre vicino alla sinistra democristiana, mor. Nel 2. 01. 2 una sentenza di un processo collegato, quella sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro che indagava sul fatto, ha riconosciuto ufficialmente che Mattei fu vittima di un attentato. Infatti l'Eni assieme all'Iri decise di creare nel 1. La storia della Mafia Siciliana Capitolo 7 - La Mafia in America: 1901-1941. Verso l’America Tra la seconda met Sollicciano, 22 giugno 1990 “I moderati sapevano quel che avevano ignorato i terroristi, che per la maggioranza degli uomini solo il castigo crea il delitto e che. Ma la scena del delitto . Kolossal a confronto i kolossal piSociet. Alla formazione confer. Non appena la sua attivit. Poco dopo divenne, su investitura di Giacchi, il rappresentante della DC presso il ramo militare del CLNAI. Fu poi vice capo di Stato maggiore addetto all'intendenza. Il 2. 6 ottobre del 1. DC. Recluso in un carcere di Como, ne evase il 3 dicembre con la complicit. Uno degli altri arrestati, Pietro Mentasti, evase un mese e mezzo dopo con l'aiuto di Edgardo Sogno. Tre giorni dopo la liberazione, il 2. Cesare Merzagora commissario liquidatore dell'Agip, ente statale per la produzione (estrazione), lavorazione e distribuzione dei petroli. L'incarico avrebbe dovuto limitarsi alla liquidazione e alla chiusura dell'azienda pubblica, ma appena si fu insediato, ebbe modo di valutare le potenzialit. L'anno prima, nel 1. Caviaga, alle porte di Lodi, un pozzo esplorativo provante la presenza di un giacimento di gas metano. Tutto, aveva concluso Mattei, pareva dischiudere a un florido sviluppo, anzich. Il fratello Umberto veniva intanto nominato presidente del Comitato Oli e Grassi, mentre il fidato Vincenzo Cazzaniga, un dirigente della Standard NJ conosciuto, come Eugenio Cefis e Alberto Marcora, durante la clandestinit. Scrisse al ministro dell'industria Gronchi che . Che non meno si insospett. Instaurato dopo alcune asperit. Mentre Mattei strappava a Parri un po' di tempo per potergli fornire una dettagliata relazione, Ricci conferm.
Ma durante gli studi per redigere la relazione, Mattei venne a sapere del pozzo n. Caviaga, quello tenuto segreto da Zanmatti, e su questa . L'Agip, inoltre, non veniva preferita fra le aziende concessionarie (la modalit. Il governo, aprendo a queste pressioni, degrad. Insieme all'amico di vecchia data Marcello Boldrini, Mattei aveva per. Alcide De Gasperi vinse largamente le elezioni anche grazie alla capillare e coscienziosa campagna elettorale svolta in suo favore da Mattei (anch'egli eletto), e nomin. Nel 1. 94. 8 Mattei ebbe il suo successo: a Ripalta, nel cremasco, in seguito a prospezioni, fu scoperto un giacimento di gas naturale. Un inconsueto risultato per un ente che ufficialmente stava per essere liquidato, molto significativo nell'instaurato conflitto con le compagnie d'oltreoceano. E nell'aprile 1. 94. Camera nelle fila della Democrazia Cristiana. Le industrie milanesi ricevevano quindi, direttamente dalle tubazioni, risorse energetiche a basso costo. In realt. Un passo ufficiale presso il sindaco per chiedere il permesso di attraversamento? Silenziosamente lavorano tutta la notte. Centinaia di sindaci furono svegliati di soprassalto dalla notizia di questi abusivi passaggi, quando questi erano gi. Molti altri non seppero del passaggio dei gasdotti se non molto tempo dopo, magari incidentalmente. Lo smagliante sorriso di Mattei amabilmente placava molti dei protestatari, e dove non fosse bastata la coinvolgente prospettiva di assunzioni, pattuiva infine pratici indennizzi monetari, in genere modesti, spesso rateali. Dove sacerrime ragioni d'onore impedivano di risolvere la questione monetariamente, si ricorreva al finanziamento . Mentre il morale andava conseguentemente logorandosi, inaspettato venne un colpo di scena memorabile. Nel 1. 94. 9, a Cortemaggiore (PC) fu trovato il petrolio. In realt. Il governo De Gasperi ricevette dunque dalla scoperta un'importante iniezione di fiducia popolare. Le aspettative statunitensi venivano tutte deluse: lo Stato riservava per s. Contemporaneamente, prendeva corpo anche normativamente l'idea di un super- ente (l'ENI) che avrebbe dovuto coordinare tutte le politiche energetiche del Paese. Il petrolio italiano, che sarebbe stato presto trasformato nella . Una successione di scoperte fece crescere la produzione a livelli inattesi, portando il metano al centro degli interessi del gruppo. L'Eni era Mattei, e Mattei era l'Eni. Stabilizz. Ma i rapporti con le compagnie statunitensi, che di fatto detenevano un monopolio di fornitura sull'Europa occidentale, si erano incrinati non molto tempo addietro ed erano divenuti tesi per via della recente legge petrolifera, perci. Se le concorrenti si erano riunite in un cartello, che Mattei battezz. Un'azione di approvvigionamento diretto diveniva ogni momento pi. Avevo due cani, un bracco tedesco e un setter, e, cominciando all'alba e finendo a sera, su e gi. Ritornando a casa dai contadini, la prima cosa che facevamo era dare da mangiare ai cani e gli veniva dato un catino di zuppa, che forse bastava per cinque. Una volta vidi entrare un piccolo gattino, cos. Aveva una gran paura, e si avvicin. Questo episodio mi fece molta impressione. Ecco, noi siamo stati il gattino, per i primi anni. A questo si affiancarono nel tempo anche due agenzie di stampa. Se la politica aveva i suoi megafoni, anche Mattei li aveva. E a fianco all'informazione, allest. Rispetto alle nazionalit. Questa favorevole apertura, del resto, corrispondeva a un suo radicato ideale di . Con capitale misto ENI (7. IRI (2. 5%) venne costituita la SIMEA, con a capo Gino Levi Martinoli, mentre Mattei diveniva presidente dell'AGIP Nucleare e iniziarono i lavori per la costruzione della Centrale elettronucleare Latina. Amintore Fanfani dovette inventarsi il termine di . Afferma in proposito Cacace: . Del come li finanziasse non parl. Con questi effettuava tutte le operazioni che non sarebbe stato possibile effettuare scopertamente, quindi in pratica corrompeva, comprava servizi d'ordinario non comperabili, sebbene la giustificazione addotta fosse che si trattava di un lobbismo contrapposto all'altrettanto oscuro lobbismo delle sette sorelle, ma stavolta condotto nell'interesse del Paese e supportato dalla benedizione di personaggi di cristallina distanza da simili traffici come La Pira. Una legge davvero su misura per l'Eni, o pi. Fedele a un suo intimo convincimento che gli suggeriva di comprendere i problemi dell'interlocutore prima di contattarlo, si arrischi. Altrettanto con la Tunisia, il Libano e il Marocco, Mattei si occup. A paragone del lavoro diplomatico intessuto per ottenerle, la montagna aveva partorito un topolino, trattandosi di concessioni di scarsissimo valore tecnico e probabilmente la loro lavorazione sarebbe stata antieconomica. Queste pragmaticamente trattavano con pari affezione i sostenitori dell'impero cos. La morte violenta di taluni dignitari e di alcuni funzionari tecnici persiani (alcuni addirittura strangolati con le mani) tendenzialmente favorevoli a un'apertura italiana, fu segnale alquanto esplicito della determinazione degli avversari e della loro capacit. Del resto, pare ormai di comune accezione che solo grazie alla CIA sia stato possibile il colpo di Stato del 1. Ajax), che rovesci. Mattei, di suo, non sment. Alcune posizioni dello sci. Altri paesi avrebbero presto interpretato l'imperiale avallo come una preventiva autorevole validazione dell'interlocutore, e le concessioni si sarebbero presto sovrapposte alle concessioni. Ministro degli esteri del suo proprio governo aziendale, in trasferta Mattei parlava di politica internazionale per procacciare petrolio all'Italia. In patria, invece, rintuzzava gli attacchi che gli venivano rivolti a titolo talvolta pi. Come per il sopraddescritto progetto di costruzione della poi realizzata centrale nucleare di Borgo Sabotino, a poca distanza da Latina, cui l'Eni - ormai senza pi. Il risultato fu che, con notevole aggravio di costi e di dilazione nei programmi, i tempi del progetto nucleare vennero a diluirsi per effetto delle polemiche interne, secondo l'arte antica e mai in obsolescenza della curiale dialettica italiana, per poi scomparire a seguito della nazionalizzazione e conseguente nuova organizzazione di produzione e vendita dell'energia elettrica tramite l'ENEL, la societ. Essendo appunto titolare di un potere ancora poco dipendente da quello politico, Mattei chiese e ottenne la revisione della legge mineraria. La Sicilia sarebbe stata un'importantissima vittoria interna, che Mattei avrebbe sfruttato con toni da alcuni definiti populistici, al fine di imporre la sua visione eticizzante della missione delle imprese di Stato. Proprio in Sicilia avrebbe poi tenuto un famoso comizio (ch. Con la sua sortita, Mattei aveva invece messo in ulteriore difficolt. E un qualsiasi sbilanciamento in questo senso delle sette sorelle avrebbe meccanicamente schierato anche il governo statunitense. Le minacce, i cui tempi e modi di trasmissione erano stati accortamente studiati, ebbero l'effetto di preoccupare Mattei, che non pot. L'episodio, classificato come banale dimenticanza dei tecnici, poteva con una certa probabilit. Morirono tutti gli occupanti: Mattei, il pilota Irnerio Bertuzzi e lo statunitense William Mc. Hale, giornalista della testata Time. In seguito, nel 1. Queste stavolta si chiusero con l'ammissione che l'aereo . In particolare, un'analisi metallografica dell'anello d'oro e dell'orologio indossati da Mattei, predisposta dal perito prof. Donato Firrao (professore ordinario di Metallurgia e dal 2. Prima Facolt. La richiesta era stata presentata dall'allora sostituto procuratore di Pavia, Vincenzo Calia. Secondo la procura di Pavia l'aereo sul quale viaggiava Mattei precipit. Ma per la procura non fu possibile raccogliere le prove e trovare i mandanti e per questo motivo richiese l'archiviazione. Delitto di via Carlo Poma. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Si sarebbero dovuti approfondire alcuni immediati elementi oggettivi, non era chiaro infatti se si trattasse di un delitto passionale, attuato da qualcuno che Simonetta conosceva bene, oppure di un delitto casuale, attuato per ragioni istintive da qualcuno che la vittima non conosceva. Era fidanzata dall'estate del 1. Raniero Busco, un ragazzo di quattro anni pi. Nel gennaio del 1. Simonetta aveva trovato lavoro come segretaria contabile presso la Reli Sas, studio commerciale sito in zona Casilina a Roma. La Reli Sas, che era gestita da Ermanno Bizzocchi e Salvatore Volponi, annoverava tra i suoi clienti la A. I. A. G. Associazione Italiana Alberghi della Giovent. La settimana lavorativa di Simonetta si svolgeva quindi il luned. Nei pomeriggi di marted. La madre di Simonetta, Anna Di Giambattista (Roma, 1. L'unica sorella di Simonetta . Nel 1. 99. 0 il portiere dello stabile era da quattro anni Pietro Vanacore, detto Pietrino, e abitava l. Gli uffici dell'A. I. A. G. Nel 1. 98. Resta come ultimo impegno il pomeriggio da passare all'A. I. A. G. All'incirca alle ore 1. Simonetta esce dalla sua abitazione in via Filippo Serafini numero 6, insieme a sua sorella Paola a bordo di una Fiat 1. C per recarsi alla fermata metropolitana. Subaugusta, distante poco pi. La metropolitana di Roma impiega circa quaranta minuti nel tragitto che compie Simonetta, ovvero tra la fermata Subaugusta e Lepanto. L'ufficio quel giorno . Lei usa un mazzo di chiavi che le . Alle 1. 7. 3. 5 risale l'ultimo indizio che Simonetta Cesaroni sia ancora viva. Le viene fatta una telefonata da Luigia Berrettini riguardo informazioni sul lavoro. Alle 1. 8. 2. 0 ci dovrebbe essere la telefonata a Volponi per aggiornarlo sullo stato dei lavori, ma Simonetta non lo chiamer. I familiari l'attendono a casa per le 2. Alle 2. 0: 3. 0 la sorella Paola si preoccupa e cominciano le ricerche. Volponi non conosce tale numero e a questo punto Paola Cesaroni, accompagnata dal fidanzato Antonello Barone, preleva Volponi e suo figlio dalla loro abitazione e i quattro si dirigono insieme nello stabile di via Poma numero 2. Qui, alle 2. 3. 3. A. I. A. G. Saranno tutti concordi nel riferire che non hanno visto entrare nessuno dall'ingresso principale in quell'orario. Dopo le 1. 7. 3. 5, ultimo contatto di Simonetta, inizia la tragedia. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, c'. La colpisce con un oggetto, oppure le sbatte la testa violentemente a terra, ad ogni modo per via di questo trauma cranico Simonetta sviene. A questo punto l'assassino prende un tagliacarte e inizia a pugnalarla a ripetizione. Saranno 2. 9 alla fine i colpi inferti, di circa 1. Sei sono i colpi inferti al viso, all'altezza del sopracciglio destro, nell'occhio e poi nell'occhio sinistro. Otto lungo tutto il corpo, sul seno e sul ventre. Quattordici dal basso ventre al pube, ai lati dei genitali, sopra e sotto. Alcuni abiti di Simonetta, fuseaux sportivi blu, la giacca e gli slip vengono portati via assieme a molti effetti personali che non saranno mai ritrovati, tra cui: gli orecchini d'oro, un anello d'oro, un bracciale d'oro e un girocollo d'oro, mentre l'orologio le viene lasciato al polso. Lei viene lasciata nuda, con il reggiseno allacciato, ma calato verso il basso, con i seni scoperti, il top appoggiato sul ventre a coprire le ferite pi. Porta addosso ancora i calzini bianchi corti, mentre le scarpe da ginnastica sono riposte ordinatamente vicino alla porta. Le chiavi dell'ufficio, che aveva nella borsa, vengono portate via. Sul petto porta vistosi segni delle coltellate intrise di sangue. Altri colpi sono su giugulare, cuore, aorta, fegato e occhi. Le coppe del reggiseno, di tipo a balconcino di pizzo leggero fanno vedere i capezzoli. Su uno dei capezzoli c'. Nella porta d'ingresso della stanza del delitto viene ritrovato del sangue sulla maniglia. Il sangue analizzato dir. Gli inquirenti credono che nella stanza dove Simonetta viene trovata, si sia consumato il delitto. Viene comunque rilevata una minima traccia di sangue anche nella stanza di Simonetta, sulla tastiera del telefono. Sempre nella stanza di Simonetta, viene rinvenuto anche un appunto, su un pezzo di carta. Dopo aver disegnato e scritto sul foglio, l'agente dimentic. I lati della lama sono bombati, curvi, non affilati, la penetrazione . Alle spalle un ampio versamento di sangue ai cui bordi sono trovate impronte rosacee nastriformi. Il padiglione auricolare della stessa zona del volto appare anch'esso tumefatto da ecchimosi bluastra. Il volto presenta sei ferite della stessa arma bianca, ferite curve e oblique in corrispondenza delle strutture ossee orbitali. Una ferita al collo . Sono otto le ferite in zona toracica e quattordici quelle in zona pubico genitale. Non risulta alcun segno di violenza sessuale. Escoriazione profonda presente sul capezzolo sinistro. Le mani sono pulite, le unghie sono lunghe, curate e intatte, niente segni di graffi dati. Non sono trovati alcol n. Non vengono analizzati eventuali ritrovamenti di saliva attorno al capezzolo sinistro, posto che la sua escoriazione sia dovuta ad un morso. La mattina dell'8 agosto 1. Poma 2. Vengono interrogati i portieri, il caso punta verso una soluzione semplice. I quattro portieri assieme ai loro famigliari sostengono di essere rimasti attorno alla vasca del cortile per tutto il pomeriggio del 7 agosto, dalle 1. I poliziotti setacciano l'intero palazzo alla ricerca degli indumenti che mancano a Simonetta, ma non trovano niente. Gli investigatori ricostruiscono i fatti. Dalle testimonianze si deduce che Simonetta . La sorella l'ha lasciata alla metropolitana, lei . Resosi conto dell'accaduto, ha tentato di pulire tutto, riordinare l'ufficio e far sparire il corpo. Qualcosa o qualcuno lo hanno interrotto. Dalle voci raccolte dalla polizia, Pietrino Vanacore non era con tutti gli altri portieri gi. In un paio di suoi calzoni vengono trovate macchie di sangue. Nella scala B il pomeriggio del 7 agosto 1. Cesare Valle e Simonetta Cesaroni. Vanacore, il portiere dello stabile B, si assenta dalle 1. Questa per gli inquirenti . Pietrino Vanacore passa 2. Ad un esame approfondito, le tracce di sangue sui pantaloni risultano essere dello stesso Vanacore, che soffre di emorroidi. Inoltre viene sostenuta la tesi che chiunque abbia pulito il sangue di Simonetta si sia sporcato gli abiti dello stesso. Le circostanze assai sospette lo fanno rimanere comunque l'obiettivo numero uno della polizia, ma accertamenti sul DNA del sangue ritrovato sulla maniglia della porta della stanza dove . I magistrati avevano aperto quindi un fascicolo su Vanacore, e il 2. Monacizzo (Taranto), alla ricerca di una sua agenda telefonica del 1. Ma la perquisizione non aveva portato a nessun risultato. A 2. 0 anni di distanza dal delitto Cesaroni, il 9 marzo 2. Pietrino Vanacore . Vanacore ha lasciato una scritta su un cartello: . Il 1. 2 marzo 2. 01. Raniero Busco. Secondo il legale di Raniero Busco: . E sicuramente lui non se l'. Lui ha vissuto con rimorso sulla coscienza questa storia, e non perch. L'inchiesta ha stabilito che Vanacore si uccise di sua spontanea volont. Racconta che nel maggio 1. Chiarito l'incidente, tra i due nasce un'amicizia. Giuliana confessa a Voller di essere preoccupata poich. Il 7 agosto 1. 99. Voller e Giuliana Ferrara si parlano al telefono e lei mostra forti preoccupazioni per il figlio, che . Giuliana Ferrara, dopo pochi giorni, decide di interrompere le conversazioni con Voller. La testimonianza di Voller . L'ipotesi lo vuole accecato dalla rabbia per la relazione che suo padre avrebbe con la giovane (ventenne) Simonetta Cesaroni. Federico Valle si rivolge al suo legale e, proclamandosi estraneo ai fatti, dispone che venga esaminato il suo sangue. Pubblicamente Giuliana Ferrara Valle smentisce Roland Voller. Asserisce di conoscerlo, ma di non essersi mai confidata con lui e di non avergli mai parlato al telefono in data 7 agosto 1. Intanto il test del DNA scagiona Federico Valle, non . Tre persone gli forniscono un alibi, suo padre afferma di non aver mai conosciuto Simonetta Cesaroni ed esclude cos. Alcuni esperti affermano che il sangue sulla maniglia corrisponde ad un DNA diverso da quello di Federico Valle. Altri dicono che potrebbe essere una commistione del sangue di Valle e di quello di Simonetta, sebbene in dosi particolari. Altri ancora fugano ogni dubbio, non . Catalani e il sostituto procuratore generale Calabrese non si arrendono, attaccano l'alibi di Valle che sarebbe viziato da falsa testimonianza della sua vicina di casa, Anna Maria Scongnamiglio. L'infermiera del dentista del ragazzo ricorda di averlo visto con un braccio fasciato i giorni dopo l'omicidio. Viene poi ascoltata una donna, Rosaria de Familiis, che racconta al pm Catalani di pressioni ricevute dalla madre di Federico Valle per fornire un falso alibi al figlio. Entra nuovamente in scena Vanacore, stavolta nei panni del complice di Federico Valle. Il pm Catalani cerca di perseguire Pietrino Vanacore e Federico Valle. Roland Voller si scoprir. Le informazioni che ha venduto su via Poma, per. Vengono individuate tracce, che sono analizzate: non . A febbraio 2. 00. DNA a 3. 0 persone incluse in una lista di sospettati per il delitto. Tra loro anche Raniero Busco (fidanzato di Simonetta Cesaroni ai tempi del delitto). I DNA vengono messi a confronto con la traccia biologica repertata dal corpetto e dal reggiseno di Simonetta Cesaroni. Un anno e mezzo dopo, nel settembre 2. Simonetta Cesaroni; in aggiunta il quadro e il tavolo della stanza in cui avvenne il delitto; pi. Il corpetto e il reggiseno della Cesaroni daranno un risultato utile: un DNA di sesso maschile, rinvenuto su entrambi in tracce forse di saliva (non fu possibile stabilire con esattezza il tipo di liquido biologico). A gennaio 2. 00. 7 su 3.
0 Comments
Leave a Reply. |
AuthorWrite something about yourself. No need to be fancy, just an overview. Archives
January 2017
Categories |